Io ho sempre creduto nella bontà della natura umana, ma sto cominciando a perdere la fiducia nei miei simili. Vedo attorno a me troppa crudeltà, troppo egoismo. È terribile quello che stiamo facendo al nostro meraviglioso pianeta e a tutte le creature che vi dimorano. Avere l'opportunità di vivere non dovrebbe essere sufficiente per capire quanto sia prezioso il dono che abbiamo ricevuto?
La luce sull'altra riva del fiume - Sergio Bambarén

La giornata mondiale del suolo si celebra ogni anno il 5 dicembre per sensibilizzare le persone sull'importanza della salute del suolo e della sua gestione sostenibile.

Il suolo è una risorsa preziosa quanto l'acqua, purtroppo la gran parte delle persone considera il suolo una risorsa scontata. Pensiero che purtroppo ha portato a depauperare la terra dei suoi preziosi elementi nutritivi e spesso a inquinarla con componenti letali per la vita. Letali non solo per la vita delle piante e degli animali ma anche per l'essere umano.

L'iniziativa della gioranta mondiale del suolo, istituita dalla FAO, sottolinea come il suolo sia una risorsa vitale, fondamentale per la produzione alimentare, la biodiversità e il contrasto al cambiamento climatico.

Il tema della giornata per l'anno 2025 è "Healthy Soils for Healthy Cities" (Suoli sani per città sane), che evidenzia il ruolo cruciale del suolo per la resilienza urbana.

In Italia, gran parte della popolazione non è consapevole che nelle aree urbane il consumo di suolo procede a ritmi allarmanti. A tal punto che un uso intelligente e sostenibile del terreno rappresenta oggi una necessità impellente e non solo in Italia.

Dare priorità alla rigenerazione del suolo, invece di continuare l'espansione urbana o agricola su terreni vergini, può contrastare l'impermeabilizzazione, che amplifica le isole di calore, le alluvioni e la perdita di biodiversità.

In lingua cinese, il carattere 土 tǔ indica principalmente il suolo, la terra fisica o il terreno grezzo, il "suolo" o l' "argilla".

È un carattere usato anche come radicale per composti legati alla terra. La sua origine è antica e deriva dalla rappresentazione grafica di un pezzo d'argilla modellato su un tornio da un vasaio.

Questo carattere è utilizzato anche per indicare uno dei cinque elementi della tradizione cinese.

Quelli che conosciamo in lingua italiana come i cinque elementi sono noti in lingua cinese con il termine 五行 wǔ xíng la cui traduzione più corretta sarebbe: cinque agenti o cinque azioni.

Questo perché, più che essere "elementi" che compongono qualcosa, determinano un'azione che porta a una trasformazione.

L'agente Terra rappresenta l'equilibrio, la stabilità, il nutrimento e la trasformazione.
Simboleggia accoglienza, fertilità e radicamento, come una madre che nutre e genera vita ed è associato al colore giallo.

È il centro delle cinque fasi in cui gli agenti si alternano: l'agente Terra riceve la "cenere" dall'agente Fuoco attraverso la quale genera l'agente Metallo.

L'agente Terra, la terra, accoglie la cenere, simbolo nella cultura giudaico cristiana della condizione precaria dell'uomo di fronte a Dio. La cenere è simbolo della fugacità della vita, della morte e del lutto.

Grazie al suo essere madre generatrice di vita, sia nella visione tradizionale cinese che nella visione giudaico cristiana, è capace di accogliere ciò che è morto e di generare vita.

Per tutti questi motivi dobbiamo prenderci cura del suolo e ricordare ciò che la saggezza popolare ha sintetizzato nella frase idiomatica "Fare terra bruciata".

Bruciare la terra significa, infatti, distruggere tutto ciò che può essere utile a noi e agli altri, lasciando solo rovina e soprattutto il "deserto". È nostro il compito di ricordare la grande capacità della terra di generare la vita e di preservare e tutelare il più possibile questa sua capacità.

L'agente 土 tǔ ci ricorda che la sua capacità di generare la vita dipende dal mantenimento e dall'equilibrio di tutti e cinque gli agenti. Se l'equilibrio di questo ciclo infinito si spezza, allora gli agenti non possono più essere in armonia.

È nostro il compito, di nessun altro, di tutelare l'armonia del ciclo dei cinque agenti con il fine di impedire che la terra su cui camminiamo si trasformi in un deserto.